Liegi-Bastogne-Liegi 2021, David Gaudu: “Sulla Roche-aux-Faucons per me era ‘o la va o la spacca’”
Primo podio in una momento per David Gaudu alla Liegi – Bastogne – Liegi 2021. Il giovane portacolori della Groupama – FDJ continua la sua crescita graduale con una prova di grande spessore in una Doyenne corsa con grande attenzione, facendosi trovare pronto nel momento decisivo, quando è nata l’azione che ha selezionato il quintetto che si è giocato il successo. Malgrado si sentisse il più lento tra i presenti, il corridore francese non si è comunque tirato indietro, giocandosi le sue carte al meglio fino a ottenere un lusinghiero terzo posto alle spalle solamente di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), battendo corridori sulla carta più veloci come Alejandro Valverde (Movistar) e Mike Woods (Israel Start-Up Nation).
Il terzo posto per te oggi è una vittoria o una delusione?
Assolutamente, per me resta comunque una piccola vittoria. Davanti a me ci sono il vincitore del Tour e il campione del mondo. In un gruppetto di cinque arrivo terzo quando comunque penso sarei dovuto essere il più lento sulla carta, quindi sono al settimo cielo. Resta comunque un podio in una Monumento, che se ne corrono solo cinque l’anno, quindi sono felicissimo. Vedremo se tra qualche anno potrò tornare e giocarmi un risultato migliore di questo.
Quale è stato il momento decisivo e come è andata la corsa da quel momento?
Come spesso è stata la Roche-aux-Faucons. È stato un po’ il mio mantra e durante al corsa mi ripetevo in testa ‘Roche-aux-Faucons,Roche-aux-Faucons,Roche-aux-Faucons’. Volevo dare tutto lì e attaccare: per me era o la va o la spacca. È andata bene, anche se abbiamo la differenza praticamente a venti metri dalla cima. Poi da quel momento abbiamo trovato una buona intesa fino al traguardo. Tutti erano veloci in quel gruppetto, quindi c’erano intesa, mentre io ho collaborato anche se ero il più lento visto che comunque era meglio arrivare in cinque che in dieci (sorride, ndr). Alla fine sono terzo, quindi sono felicissimo
Dopo la prova di oggi e il successo ad Arrate, cosa hai imparato di te? Come ti senti?
Vedo che sto continuando a crescere e comincio a potermela giocare con i migliori nelle corse più importanti al mondo. Posso dire che sicuramente è di buon auspicio e spero che possiamo continuare così. Oggi ho avuto anche una una grande squadra intorno a me.
Abbiamo visto che puoi giocarti le classiche e le tappe nelle corse a tappe, ma punterai anche a fare classifica nelle prossime corse?
Le classiche di un giorno mi piacciono, quelle in cui si lotta per limare e c’è sempre grande bagarre, con salite secche che mi si addicono, un po’ come quelle che ci sono da me, anche se qui sono più dure. Per quanto riguarda la classifica, vedendo che anche altri riescono ad essere competitivi in entrambe le cose, perché non provarci?
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